STORIA DEL TERRITORIO


IL TERRITORIO
Nel territorio dell’attuale Friuli Venezia Giulia, ritrovamenti nelle tombe del 1000 a.C testimoniano come già allora fosse diffusa la lavorazione della terracotta, del ferro e della pietra.
Ricco di risorse naturali, forniva legno, tessuti e prodotti alimentari prima all’impero Romano e sucessivamente alla Repubblica di Venezia.
Di fondamentale importanza per questo territorio furono i numerosi fiumi, il mare e le molteplici strade che consentirono di sviluppare fitte reti commerciali e di scambio. Lungo le principali vie in direzione nord-sud e est-ovest infatti si svilupparono ricchi mercati ed aree industriali.


Le molte aree boschive consentivano di reperire facilmente il legname (abete, acero, castagno, faggio e frassino) facendo in modo che fin dal 1500 si affermò una forte tradizione della lavorazione del legno, dell’intaglio e dei mobili decorati (di scuola veneziana e tolmezzina).

I molti corsi d’acqua invece creavano l’habitat ideale per la crescita del salice(vimini) e del paludo(canna palustre) che consentirono già ai tempi dell’Aquileia romana di gettare le basi per la lunga tradizione dell’intreccio e dell’impagliatura.

Da queste tradizioni hanno origine i due principali filoni legati alla produzione di sedie e mobili.
Inizialmente le attività erano a stampo artigianali ma con il tempo si trasformarono dapprima in proto-industriali e poi in vere e proprie industrie della filiera del legno.

MARIANO DEL FRIULI
Mariano del Friuli è un piccolo paese famoso oggi per la produzione di vini di fama internazionale ma pochi sanno che nel ‘700, quando ancora il territorio era sotto il dominio dell’impero Austro-Ungarico, ha dato origine all’industria della sedia in Friuli.
Nel 1756, quando il Friuli faceva parte dell’Impero Austro-Ungarico, Maria Teresa d’Austria permise l’uso degli alberi e ciò permise lo sviluppo della lavorazione del legno (seggiolai). A metà ‘800 vi sono un gran numero di officine artigianali per la produzione delle sedie ed epicentro di tale attività è proprio Mariano del Friuli (e dintorni).


Nel 1866 l’Austria cede una parte del Friuli all’appena costituito Regno d’Italia tenendosi però Gorizia ed i suoi territori limitrofi, Mariano del Friuli incluso.
I fabbricanti di sedie marianesi si ritrovarono così svantaggiati per la maggior concorrenza interna dei produttori di sedie viennesi e per gli alti dazi imposti alle esportazioni. Ecco che quindi una ventina di famiglie si dovettero spostare verso tre comuni nel vicino Regno d’Italia: Manzano, San Giovanni al Natisone e Corno di Rosazzo.
Questi paesei saranno a metà ‘900 epicentro del famosissimo Distretto della Sedia.